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5 / L’ARCHITETTO MEDICO: RISPETTO E CURA

Via via, mano a mano che aumentava la mia capacità di muovermi e gestire gli strumenti del mestiere, ho ricominciato a guardare quello che stavo facendo da una certa distanza e a scoprire alcune vocazioni e alcune preferenze.

Per esempio, mi ha sempre attirato il lavoro sull’esistente, la capacità di rimettere in un circolo vitale edifici e luoghi che si trovavano in uno stato di sospensione e di abbandono.

In questi casi ti senti più un medico curante che un architetto nel senso classico della parola: ragioni su un organismo e sulle cause delle sue malattie, fai diagnosi e anamnesi approfondite. L’obbiettivo è quello di rimettere in salute e lì ti accorgi che, come per i medici, quello che lavora meglio è colui che riesce a restituire all’organismo funzioni e autonomia senza lasciare cicatrici troppo evidenti e senza cambiarne la natura. Il miglior progetto di restauro è quello che non si vede, ben lontano quindi dalle smanie di protagonismo narcisistico che accompagnano spesso il progetto d’architettura.

Il progetto di restauro è sostanzialmente un percorso di conoscenza, di avvicinamento progressivo.

Attorno al tema della conservazione e della cura del patrimonio edificato ho incontrato tecnologie sofisticate e livelli di ricerca molto avanzati, sia nelle fasi di analisi e diagnostica dei problemi, sia nella messa a punto e nell’attuazione delle soluzioni: curare un edificio o un ambiente dissestato vuol dire far riferimento ad approcci innovativi nelle modalità di cantierizzazione, vuol dire puntare sull’evoluzione e sulla specializzazione della manodopera impiegata, sulle competenze specialistiche di varie discipline, sulla qualificazione dei mestieri e dei sistemi produttivi. Vuol dire riflettere sul ‘valore’ di ciò che esiste riconoscendolo in tutte le sue forme, materiali e immateriali, visibili e invisibili. Spesso nei cantieri di restauro, lavorano le donne.

E’ un approccio, quello del progetto di restauro, necessariamente pluridisciplinare: è un approccio ‘umile’, di servizio e di cura. Cimentarsi con questo tipo di progetto è una palestra che insegna molte cose importanti anche per il progetto del nuovo.