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RADICI

 

 

 

 

RADICI

Il palazzo/castello Doria si trova nel piccolo borgo di Fagnano di Gaggiano e appartiene all’ampia famiglia dei luoghi ‘sospesi’ della campagna del Parco Agricolo Sud di Milano.

Ci siamo arrivati attraversando il boom della zona sud ovest di Milano -Rho, Expo/ Mind - soggetta a un’enorme fase di espansione/trasformazione urbana, svincoli, cantieri, gru.

È lì, come tanti altri insediamenti rurali, vuoto e disabitato, a pochi km dal grande pieno della metropoli che si sta ulteriormente riempendo.

È un processo di risucchio territoriale che aggiunge togliendo, che arricchisce impoverendo.

È un processo in cui il pieno, concentrandosi in pochi punti, ne svuota molti altri.

Non solo quelli del mondo rurale: colpisce il processo di rapida obsolescenza che riguarda edificati recentissimi legati alle attività produttive e commerciali: prima ancora della loro bruttezza colpisce la brevità dei loro cicli di vita utile.

Il castello cinquecentesco è un’architettura importante , solida, silente: un cubo sobrio animato dalle ombre di stormi di piccioni in volo e dalle piccole aperture tonde che, totalmente indifferenti agli allineamenti delle finestre principali, punteggiano come nei le facciate, portando luce dentro laddove serve.

Misura e pragmatismo, forma e utilità.

Una trifora gentile definisce l’ingresso del fronte principale: le volte del portico e dei locali al piano terra, sono elegantissime.

Gli attrezzi agricoli arrugginiti ricoverati sotto il portico raccontano la storia dei campi e delle loro coltivazioni in un passato che i vecchi ancora vivi a tutt’oggi ricordano.

I legami con l’intorno sono netti, chiarissimi , fatti di prospettive visive e funzionalità , di gerarchie spaziali e morfologiche.

Lo stato di abbandono non riduce, anzi aumenta l’energia che questo luogo riesce a trasmettere.
Credo dipenda dal fatto che le sue radici sono profonde e, come per gli alberi, è quasi naturale la speranza di vederlo rifiorire insieme alla terra che lo circonda, di cui è fulcro generativo e necessario.