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C’E’ CASA E CASA 3

Riflessioni al tempo del coronavirus

 

Privacy, Protezione, Prestigio. Le 3 P dell’abitare confinato

L’ideologia del ‘sovranismo’ e dei confini che diventano muri invalicabili, ispira anche modelli abitativi che, nel mercato del realestate mondiale, stanno avendo un grande successo.
Sul fronte opposto rispetto a quello della disarmante e fiduciosa apertura della Curtain Wall House di Tokyo, sempre più persone hanno paura e scelgono di abitare in difesa, arroccandosi e tracciando confini netti tra sè e la complessità esterna di realtà urbane a volte difficili e spaventose.
Le gated communities sono enclaves recintate, ‘cittadelle chiuse’ che interrompono la continuità con lo spazio pubblico della città, tra il dentro e il fuori, bloccando la permeabilità fisica e sociale fatta eccezione per il punto dell’ingresso sorvegliato che funge da filtro che seleziona.
Il film “La zona” girato nel 2007 dal regista Rodrigo Pla racconta in termini drammatici una storia urbana di separazione: è ambientato in una gated community sudamericana, un quartiere di villette con giardino, separato dalle favelas circostanti mediante alti muri sormontati da filo spinato, dotato di telecamere e di vigilantes che sorvegliano e difendono gli abitanti e i loro privilegi.
Un confine forte e aggressivo divide l’agiatezza dalla povertà, l’ordine dal disordine, il prevedibile dall’imprevedibile e quando il confine viene valicato dalla diversità la community reagisce facendosi giustizia da sè.
Alle tre P che accompagnano le pubblicità delle compravendite immobiliari- Privacy, Protezione, Prestigio- si aggiungono così altre P - quella della Paura che diventa Paranoia.
È la fine della Polis : quello che rimane è un territorio violento e insopportabile.
Un virus devastante.
In questo momento pandemico anche noi siamo tutti ‘gated’: ma la differenza è sostanziale.
Lo siamo non per escludere gli altri, ma perché ci sentiamo, insieme a loro, parti responsabili di una comunità di destino.
Paraisopolis- San Paolo del Brasile . Fotografo Tuca Vieira
Sono fotografie celebri che immortalano la forma scandalosa dell’iniquità urbana.