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6 / LE PAROLE DELLA CITTA’ : CONSERVAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DEL VALORE

CONSERVAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DEL VALORE

Negli ultimi decenni la città è spesso cresciuta in ‘concorrenza’ con se stessa.
Significa che le aggiunte e le trasformazioni sono state in molti casi dettate dall’obiettivo di produrre un valore puntiforme, legato all’interesse finanziario di pochi, incapace di diffondere valore a ciò che già esisteva, e addirittura in grado di toglierlo. Da tutti i punti di vista, ambientale, sociale e economico.
L’esempio emblematico è quello delle ‘bolle immobiliari’ cioè delle situazioni in cui il mercato, non sufficientemente regolato, ha generato un surplus di offerta con la conseguente svalutazione del patrimonio esistente nel suo complesso. Case vuote, sfitte, che si degradano rapidamente in un processo esponenziale di perdita complessiva di valore.
Non solo edifici di abitazione, anche negozi, uffici, opifici…: l’esperienza della dismissione e i paesaggi delle aree abbandonate fanno ormai parte dei paesaggi urbani contemporanei.

IN QUESTA FASE STORICA, DIFRONTE ALL’URGENZA DELLA CRISI ECOLOGICA, È SEMPRE PIÙ NECESSARIO PORSI IL PROBLEMA DELLA CONSERVAZIONE DEL VALORE: IL VALORE ECONOMICO NON PUO’ ESSERE CONSIDERATO COME FATTORE AUTONOMO RISPETTO AL VALORE AMBIENTALE E SOCIALE:
QUANDO SI PARLA DI "RIQUALIFICAZIONE URBANA" SI PARLA DI INTERVENTI CHE, IN PRIMO LUOGO, DEVONO RAGIONARE SU QUESTO.