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2 BIENNALE ARCHITETTURA VENEZIA 2021

137 ARCHITETTE ITALIANE -PIATTAFORMA WEB

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Detoxing architecture from inequalities: a plural act / Disintossicare l’architettura dalle ineguaglianze: un atto plurale.

A project designed by the association RebeleArchitette for the Italian Pavilion RESILIENT COMMUNITIES curated by Alessandro Melis for BIENNALE ARCHITETTURA 2021 Venezia, Italy.
22 May > 31 November 2021

The project ARCHITETTEITALIANE is part of the section of the Pavillion titled DECOLONIZING THE BUILT ENVIRONMENT “.
This section consists of pieces of art and installations that deal with the topic of decontamination of the environment built by prejudices and forms of reification. Characterised by the idea that diversity is the right tool to overcome the limitations of the current system and strengthen the resilience of places and communities, this area addresses the topic of intersectionality, the major issues of democracy, and the role of the female perspective at three different scales: democratic liberation movements in Korea and South America (MaytoDay, project by Gwangju Biennale Foundation), the role of women in society developed in collaboration with ActionAid, and the indispensable presence of women architects in the profession.” Alessandro Melis. Italian Pavilion curator.

Un progetto realizzato dall’associazione RebelArchitette per il Padiglione Italia COMUNITA’ RESILIENTI a cura di Alessandro Melis alla BIENNALE ARCHITETTURA 2021 Venezia, Italia.
22 maggio> 21 novembre 2021.

Il progetto DETOXING ARCHITECTURE FROM INEQUALITIES : A PLURAL ACT – DISINTOSSICARE L’ARCHITETTURA DALLE INEGUAGLIANZE: UN ATTO PLURALE, si inserisce nella sezione del padiglione intitolata DECOLONIZING THE BUILT ENVIRONMENT: “.. sezione che si compone di opere d’arte e installazioni che hanno come tema la decolonizzazione dell’ambiente costruito dai pregiudizi e dalle forme di reificazione. Caratterizzata dall’idea che la diversità sia il giusto strumento per superare i limiti del sistema attuale e rafforzare la resilienza dei luoghi e delle comunità, in quest’area viene trattato l’argomento dell’intersezionalità, affrontando i grandi temi della democrazia e del ruolo della prospettiva femminile su tre scale diverse: i movimenti di liberazione democratica in Corea e Sud America (MaytoDay della Fondazione Biennale Gwangju), il ruolo della donna nella società, sviluppato in collaborazione con Action Aid, e l’imprescindibile presenza delle architettenella professione.” Alessandro Melis. Curatore del Padiglione Italia.

DETOXING ARCHITECTURE FROM INEQUALITIES : A PLURAL ACT.
The installation proposed by RebelArchitette is a hymn to respect, justice and the need for diversification in the landscape of the interpreters of architecture, both female and male, in Italy and all over the world.
A choral project of research and representation, it does not put forward exclusive selection formulas, it instead privileges new interpretations of the profession, which are still invisible to the wider public.
Here on display are 137 Italian female role models to be discovered: architects, designers, visionaries, bricklayers, influencers supported by a sincere archi-sisterhood and, yes, also archi-brotherhood.
117 female driven studios.
An occasion to create new alliances and break through the gender exclusion still so evidently in place.
Let yourself be detoxified.
The exhibition set up is designed on three interchangeable supports to allow access to an augmented experience in potential evolution.
A web platform showcasing a multitude of italian female architects to be discovered.
A digital version of the installation with interactive features to explore new design worlds.
A short video including 137 portraits and projects bound to become indispensable.

DISINTOSSICARE L’ARCHITETTURA DALLE INEGUAGLIANZE: UN ATTO PLURALE.
L’installazione proposta da RebelArchitette è un inno al rispetto, alla giustizia e alla necessità di diversificare il panorama degli e delle interpreti dell’architettura, in Italia come in tutto il mondo.
Un progetto corale di ricerca e rappresentazione che non propone formule esclusive di selezione, ma che, al contrario, privilegia nuove letture della professione ancora invisibili al grande pubblico.
Ecco allora esposti 137 modelli di ruolo italiani da scoprire: architette, designer, visionarie, muratrici, influencer, sostenute da una archisorellanza e sì anche da una archifratellanza sincera.
117 Studi guidati da professioniste.
Un’occasione per stringere nuove alleanze e per interrompere una rimozione di genere ancora indiscutibilmente in atto.
Lasciati disintossicare anche tu.
L’allestimento è stato concepito su tre supporti tra loro interscambiabili per consentire un’esperienza aumentata, accessibile e in continua evoluzione.
Una piattaforma web dove approfondire la moltitudine di architette italiane individuate.
Una versione digitale dell’allestimento in formato tour virtuale con cui interagire alla scoperta di nuovi mondi progettuali.
Un corto con 137 volti e progetti di cui non potremo più fare a meno.