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12 / VISIONI POSSIBILI: UN PERCORSO PARTECIPATO PER LA RIVITALIZZAZIONE DEL CENTRO DI BERGAMO

Ho sempre avuto un rapporto ambivalente con la parola ‘partecipazione’: da un lato mi appassiona tantissimo perché ‘il mio mondo ideale’ è fatto di persone consapevoli, aperte agli altri, disposte all’ascolto, pronte a ragionare, a mettersi in discussione, a cambiare idea.
Dall’altra molto spesso, in maniera direttamente proporzionale, la ‘partecipazione’ mi delude perché il mio entusiasmo primario va a sbattere contro muri di pre-giudizi, stanchezze, blocchi a priori, strumentalità più o meno furbette ed opportunistiche.
Fino a che punto si può spingere la progettualità dal basso?
‘Visioni Possibili’ nasce come sfida per esplorare i limiti e le potenzialità dei processi partecipativi: nasce per ragionare sulla Bergamo contemporanea a partire dal tema della rivitalizzazione del centro città. E’ stata una sperimentazione per fornire un contributo collettivo, dal basso, per il progetto di una città sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale.

I soggetti coinvolti sono stati Italia Nostra e Legambiente insieme al Coordinamento dei Comitati nati nel corso degli ultimi anni in 12 quartieri di Bergamo: si è trattato di un percorso di progettualità volontaria e autorganizzata, per verificare un modello avanzato di partecipazione su temi di scala vasta, che interessano l’insieme dei cittadini, in un rapporto di scambio e interlocuzione costruttiva con le Istituzioni.
‘Visioni Possibili’ è un ragionamento sulla città pubblica, sui suoi spazi, sul diritto di abitare.
E’ un richiamo all’urgenza di pensare alla città come patrimonio collettivo, superando la prassi (troppo diffusa nell’ urbanistica degli ultimi decenni) che siano i capitali privati e i loro interessi a dettare le regole, con proposte di “valorizzazione” singole e contingenti, senza un’idea di città pubblica e socialmente sostenibile dentro la quale collocare i singoli frammenti.

E’ l’invito ad elaborare un progetto coordinato nel quale il complesso degli immobili pubblici sia il punto di partenza per ripopolare il centro cittadino con le funzioni e le categorie sociali che le leggi di mercato, non mediate da adeguate politiche, hanno espulso.

E’ l’invito a ripensare completamente la categoria del ‘verde pubblico’ superando il concetto astratto e quantitativo dello standard in favore di un’idea dei giardini come spazi entro i quali attivare nuove forme di agricoltura urbana, di socialità e di educazione ambientale.

"Visioni Possibili" è stato un percorso di consapevolezza e di confronto: lo hanno selezionato tra i progetti da esporre nella mostra organizzata in occasione del 53° Congresso mondiale dell’IFLA a Torino, “Tasting the Landscape” nella sessione Layered Landscapes.

"Visioni possibili" viene presentato pubblicamente all’Urban Center di Bergamo in data 3 luglio 2015.
Il 18 settembre dello stesso anno partecipa a un workshop organizzato dall’AIAPP nell’ambito della manifestazione "I Maestri del paesaggio".
Per presentare la proposta in forma più sintetica vengono realizzati due filmati:

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