Dalla piazzola panoramica lungo la strada si godeva di una vista incantevole sul lago sottostante.
La visione era incorniciata dalla cerchia di montagne che circondava lo specchio d’acqua creando nella giornata di sole uno splendido gioco di riflessi in cui le nevi scintillanti delle vette si specchiavano nelle acque cristalline del lago.
Il ricordo di questa immagine immagazzinata nella memoria durante un’escursione che feci da ragazza, della sua suggestione e delle sue emozioni, mi ha spinto a tornare di recente alla ricerca dello stesso luogo.
A distanza di anni la piazzola era cambiata e ormai quasi illeggibile, perché una folta vegetazione era cresciuta ai suoi margini. Le cime delle montagne che si intravedevano al di là del fitto intreccio di rami secchi non erano più innevate pur essendo, come allora, inverno avanzato.
Pensai all’effetto serra e ai cambiamenti climatici di cui da qualche anno ho cominciato a interessarmi e a maturare una coscienza preoccupata.
L’emozione dell’adolescenza si trasformava via via in inquietudine e insoddisfazione.
Mi spostai: ma in fondo chi l’aveva detto che ci si dovesse fermare proprio lì? E che quello fosse “il” punto di vista?
Camminai dentro il bosco per un tratto, alla ricerca di orizzonti lunghi e prospettive allargate, di campanili e punti emergenti. Mi distraevano continuamente incontri non preventivati con i muschi, con le rocce, con i rumori che sentivo e di cui mi divertivo a indovinare la fonte: i dettagli, ciò che era vicino, a volte vicinissimo, invadevano la mia percezione occupandola pienamente.
Ma in fondo perché i panorami sono solo a distanza?
Il mondo era cambiato, io con lui. Nuove visioni, nuove consapevolezze, nuove fisicità.
Tutti corriamo il rischio di rendere assoluta una visione parziale delle cose, quella che frequentiamo per abitudine, senza mai sottoporla a verifica e che finisce col diventare l’unica.
Per vedere il mondo a tutto tondo è importante cambiare posizione, spostare l’angolo di percezione: a volte ci sembrerà di vedere cose che non avevamo mai viste, ma spesso, dopo uno sguardo più attento, capiremo che molte di esse sono soltanto le cose abituali illuminate di una luce diversa.